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Il test di allergie ai farmaci serve a diagnosticare le reazioni immediate ai farmaci, ovvero quelle risposte immunitarie che si verificano a distanza di meno di un’ora dall’assunzione del medicinale e che possono essere particolarmente pericolose.
Le reazioni allergiche includono varie manifestazioni cliniche – come shock anafilattico, orticaria, angioedema, rinite e broncospasmo – e sono causate principalmente da antibiotici betalattamici, miorilassanti e mezzi di contrasto.
Per la diagnosi delle reazioni da ipersensibilità ai farmaci, la visita allergologica si avvale di test in vivo e in vitro.
Come si diagnosticano le allergie ai farmaci
Test in vivo
I testi in vivo comprendono:
- cutireazioni (prick test e intradermoreazioni)
- epicutireazioni (patch test)
- test dose (test di tolleranza)
In questo modo vengono studiate le reazioni ad antibiotici, in particolare ai betalattamici (penicilline e cefalosporine), ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), ai mezzi di contrasto diagnostici, agli anestetici generali (miorilassanti), agli anticoagulanti (eparine), ai farmaci biologici, agli anestetici locali ecc.
Testi in vitro
I test in vitro consistono nel dosaggio delle IgE specifiche sieriche (ImmunoCAP) – in caso di reazioni a penicillina G, penicillina V, ampicillina, amoxicillina, cefaclor, miorilassanti, insulina – e nel test di attivazione dei basofili (Basophil Activation Test – BAT) in citometria a flusso.