I noduli tiroidei rappresentano un reperto clinico comune; le attuali stime di prevalenza, basate sull’impiego su vasta scala della diagnostica ecografica, raggiungono il 50% della popolazione generale. I noduli sono nella maggioranza dei casi noduli benigni (90-95%) e nella restante quota carcinomi (5-10%) e adenomi iperfunzionanti/tossici (<1%).
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Adenoma iperfunzionante/tossico
Come detto, molti dei noduli tiroidei sono adenomi funzionanti e quindi benigni. I noduli non benigni sono carcinomi.
Carcinoma
Il carcinoma della tiroide rappresenta la più frequente delle neoplasie del sistema endocrino.
I carcinomi tiroidei rappresentano circa il 5-10% dei noduli tiroidei.
Essi sono rappresentati da:
- Tumori differenziati della tiroide:
- Carcinoma papillare
- Carcinoma follicolare
- Carcinoma indifferenziato o anaplastico
- Carcinoma midollare
La tipologia di tumore maligno della tiroide più frequente è il carcinoma papillare (75-85% di tutti i carcinomi tiroidei); il carcinoma follicolare rappresenta circa il 10-20% dei tumori maligni della tiroide ed è più frequente negli anziani. Presenta maggiore aggressività rispetto al carcinoma papillare, tendendo a diffondere maggiormente e per via ematogena con metastasi a distanza.
Il carcinoma anaplastico rappresenta meno del 5% dei casi di tumore maligni della tiroide, è tipico dell’anziano e presenta elevata aggressività, con accrescimento rapido e invasività loco-regionale.
Il carcinoma midollare rappresenta il 5-8% dei tumori tiroidei. Esso origina dalle cellule parafollicolari della tiroide; può presentarsi in forma sporadica o familiare, quest’ultima associata a mutazioni del protoncogene RET.
Corretto percorso diagnostico
In un nodulo tiroideo diagnosticato attraverso studio ecografico i valori di TSH orientano sulle successive indagini da eseguire che sono costituite dalla scintigrafia (in caso di TSH soppresso) o dall’ago-aspirato ecoguidato (FNAC) in caso di TSH normale o elevato.
I livelli ematici di tireoglobulina possono essere elevati in molte patologie della tiroide e dunque non rappresentano un test sensibile e specifico per la diagnosi di cancro della tiroide. La fine needle aspiration citology (FNAC) rappresenta il più accurato metodo per la valutazione dei noduli tiroidei.
Percorso: gestione clinica
- Accurata raccolta dei dati anamnestici e obiettivi per valutare il rischio di malignità
- Per noduli di dimensioni <1.0 cm gli approfondimenti diagnostici vanno eseguiti solo in presenza di elementi clinici e strumentali che fanno sospettare la malignità
- Determinante la misurazione del TSH sierico nella valutazione iniziale del paziente affetto da patologia nodulare
- Eseguire sempre una accurata valutazione ultrasonografica del collo, estesa alle stazioni linfonodali laterocervicali e centrali
- Non necessaria la valutazione della tireoglobulina plasmatica nella gestione clinica iniziale dei noduli tiroidei
- Consigliabile la valutazione della calcitonina plasmatica nella gestione clinica iniziale dei noduli tiroidei.
Algoritmo diagnostico sintetico del paziente che viene a visita per la patologia tiroidea
Convenzioni assicurative e polizze sanitarie
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