Ecografia ostetrica

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Ecografia ostetrica

L’ecografia ostetrica è una tecnica di imaging non invasiva che serve a visualizzare il feto, monitorarne la crescita e valutare il momento adatto per svolgere gli esami di approfondimento utili a individuare eventuali anomalie genetiche.

Di norma sono previste 3 ecografie:

  1. Ecografia del I trimestre (si svolge tra la 6ª e la 12ª settimana di gestazione)
  2. Ecografia del II trimestre (si svolge tra la 19ª e la 21ª settimana di gestazione)
  3. Ecografia del III trimestre (si svolge tra la 17ª e la 23ª settimana di gravidanza)

Si svolge dalla 6ª alla 12ª settimana di gestazione. Il suo scopo è evidenziare la presenza di una gravidanza, la sua sede, il numero degli embrioni e il battito cardiaco embrionale. L’ecografia è indispensabile per datare la gravidanza ed evidenziare eventuali discrepanze tra la data dell’ultima mestruazione e l’effettiva grandezza dell’embrione.

Tutto ciò andrà tenuto in considerazione per tutta la gravidanza e sarà fondamentale per:

  • programmare l’epoca corretta durante la quale eseguire esami particolari (villocentesi, bi-test, amniocentesi, ecc.)
  • valutare la crescita fetale nelle epoche successive
  • stabilire il momento giusto in cui iniziare i controlli cardiotocografici
  • individuare la presunta data del parto e quindi il termine di gravidanza

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    Con la compilazione del presente modulo autorizzo, ai sensi e per gli effetti degli artt. 13 e 23 del D.Lgs. n.196/2003 e successive modifiche ed integrazioni del D.Lgs 101/2018 (adeguamento al regolamento UE 2016/679 - GDPR), Eurosanità S.P.A., al trattamento dei dati personali forniti, per le finalità gestionali necessarie alla ricezione e lavorazione della suddetta richiesta.

    Studio morfologico fetale

    Il momento ideale per svolgere lo studio morfologico fetale è tra la 19ª e la 21ª settimana di gestazione. Oltre ad avere un ruolo fondamentale nel valutare l’accrescimento fetale, rappresenta forse il momento diagnostico-strumentale più importante durante una gravidanza, visto che permette lo studio accurato della morfologia del feto e dei suoi annessi. Il feto viene valutato in tutta l’anatomia esplorabile per escludere la presenza di malformazioni visibili con l’ecografia.

    Nel corso dell’ecografia si possono identificare i cosiddetti soft marker, dei segni ecografici che, pur non rappresentando una prova certa di patologia, costituiscono un indicatore di sospetto di cromosomopatia. Questi segni ecografici aumentano la probabilità di patologia cromosomica fetale e vanno distinti dalle malformazioni anatomiche fetali. In presenza di soft marker, specialmente se riscontrati in associazione, aumenta il rischio di patologie cromosomiche e quindi è consigliabile svolgere l’esame del cariotipo fetale.

    Flussimetria materna

    Si tratta di un esame che si svolge dalla 17ª alla 23ª settimana di gravidanza.

    La flussimetria materna è fondamentale per riconoscere e selezionare quelle gravidanze che possono andare incontro a:

    • ipertensione gravidanza indotta (PIH)
    • gestosi
    • ritardo di crescita intrauterina
    • sofferenza fetale

    La sua importanza sta quindi nel predire l’evoluzione della gestazione.

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      Stima del peso fetale

      Questo esame si svolge tra la 28ª e la 36ª settimana di gestazione. È utile per valutare l’accrescimento del feto in termini di peso e si può ripetere anche alla fine della gravidanza per avere una stima del peso fetale in previsione di un parto spontaneo.

      Altri importanti elementi di valutazione nel corso dell’esame del III trimestre sono:

      • la ricerca delle malformazioni fetali a insorgenza tardiva
      • la visualizzazione della sede di inserzione placentare
      • la valutazione della quantità del liquido amniotico
      • la definizione della posizione del feto in utero.

      Cervicometria

      Consiste nella misurazione della lunghezza del collo uterino e viene in genere eseguita per via transvaginale.

      Flussimetria materno-fetale

      L’esame ecografico del III trimestre può essere completato con una flussimetria materno-fetale, ovvero lo studio dei flussi nel versante fetale e nel versante materno, per valutare il grado di ossigenazione fetale e il corretto funzionamento della placenta. Risulta essere un’indagine molto utile nel caso in cui il feto dimostrasse un ritardo nella crescita all’interno dell’utero.

      Gravidanze gemellari

      Le gravidanze multiple rappresentano l’1% di tutte le gravidanze. Nei 2/3 dei casi si tratta di dizigoti (gemelli non identici), mentre per il restante 1/3 si tratta di monozigoti (gemelli identici).

      Quando i gemelli hanno un diverso patrimonio genetico si avranno due placente separate (bicoriale); quando invece i gemelli hanno lo stesso patrimonio genetico si avrà un’unica placenta (monocoriale). Mentre nelle bicoriali abbiamo sempre il doppio sacchetto gestazionale, la monocoriale può essere sia bi-amniotica (i gemelli sono contenuti in due sacchi separati) o più raramente monoamniotica (i gemelli condividono lo stesso sacco).
      La gravidanza gemellare monocoriale bi-amniotica è una condizione di rischio per via di alcune complicanze che richiedono una stretta sorveglianza clinica ma soprattutto ecografica, fino a necessitare in alcuni casi di un trattamento in utero.

      • Controlli ecografici successivi

      La scadenza dei controlli successivi viene definita solo dopo aver stabilito la corionicità.

      In caso di gravidanza monocoriale i controlli ecografici seriati andranno svolti ogni 2 settimane tra la 16ª e la 24ª settimana di gestazione. Se non ci sono complicanze i controlli successivi andranno ripetuti ogni mese fino alla 35ª settimana di gestazione. In caso di gravidanza bicoriale i controlli ecografici seriati andranno svolti ogni mese a partire dalla 20ª settimana di gestazione fino alla 35ª settimana.

      L’ecografia rappresenta quindi l’unico mezzo per verificare in maniera tempestiva l’insorgenza di complicanze come la sindrome da trasfusione feto-fetale, il ritardo di crescita selettivo di un gemello, la presenza di malformazioni in uno dei due gemelli.

      Fish test

      Il FISH test è un’analisi citogenetica che serve a verificare che il numero e la struttura dei cromosomi non abbiano subito delle alterazioni. In particolare questo esame permette di ottenere una risposta sulla coppia dei cromosomi 13, 18, 21 e XX, XY entro 72 ore.

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        Convenzioni assicurative e polizze sanitarie

        La Casa di Cura Quisisana è convenzionata con le principali compagnie assicurative che, tramite apposite polizze sanitarie, coprono la maggior parte delle prestazioni in regime di ricovero e ambulatoriale. Per qualsiasi informazione contatta il nostro Servizio Assicurazioni al 06 80958396.

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